Villaggio di Trieste, la storia di Rossella e la sua mamma

Villaggio di Trieste, la storia di Rossella e la sua mamma

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Rossella arriva al Villaggio di Trieste per la prima volta a inizio agosto, all’età di 13 mesi.
Si trova al distretto sanitario di Valmaura con la mamma per una visita con Federico, il fisioterapista che segue la piccola per un problema di lassità articolare che ostacola il suo sviluppo motorio. Nonostante gli impedimenti motori, Rossella è una bambina molto curiosa e dotata di una spiccata attitudine sociale: esplora l’ambiente, interagisce con gli altri bambini, comunica molto bene attraverso sguardi, gesti, accentuate espressioni facciali e sorrisi.

A settembre la mamma porta Rossella al nido per il primo inserimento senza alcun timore. Al momento del distacco e durante il resto delle prime giornate, Rossella piange disperata, in un modo definito dalla mamma “inconsolabile e straziante. Sentivo il dolore nel suo pianto”. Sia la mamma sia Rossella  escono estremamente abbattute dall’esperienza traumatica del nido. Mentre Rossella muta il suo comportamento socievole ed estroverso in timido e disinteressato, la mamma è tormentata dalle preoccupazioni sul futuro, ma comprende di avere una risorsa: il Villaggio per Crescere appena aperto a Valmaura.

Con determinazione ed entusiasmo, Rossella e la mamma cominciano a frequentare con regolarità il Villaggio, quasi ogni giorno.

Ora sono passati più di quattro mesi dall’inserimento al nido e i cambiamenti positivi di Rossella e della mamma sono visibili e migliorano di settimana in settimana: Rossella è tornata al suo temperamento socievole e affettuoso, mentre la mamma è  tranquilla e fiduciosa, soprattutto grazie all’opportunità di confrontarsi e socializzare con altre famiglie e di poter contare sulla presenza e sull’ascolto delle educatrici.

Rossella riproverà l’inserimento al nido il prossimo anno e non possiamo che credere che andrà bene.

Intanto, ha imparato a camminare da sola.

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