Disegniamo

con forme e colori noi e il mondo

Un bambino creativo è un bambino felice. Quando un bambino può esprimere liberamente emozioni e sentimenti attraverso il linguaggio dei segni,delle forme e dei colori, quando un bambino può costruire e reinventare il suo mondo, allora sì, è davvero felice. (Bruno Munari)

Il disegno è il luogo della creatività, della conoscenza, della sperimentazione, della scoperta e dell’autoapprendimento, nel quale si sviluppano capacità di osservazione, con gli occhi e con le mani, e si impara a guardare la realtà con tutti i sensi.

L’arte, nelle sue forme più varie (arti visive, musica, teatro, danza), coinvolge infatti tutti i sensi del bambino e ne rafforza le competenze cognitive, socio-emozionali e multisensoriali. Durante la crescita, continua ad influenzare lo sviluppo del cervello, le abilità, la creatività e l’autostima e favorisce l’interazione con il mondo esterno, fornendo tutta una serie di abilità che agevolano l’espressione di sé e la comunicazione.

Arte e creatività sono concetti che non devono essere riconducibili al “diventare un artista”, ma piuttosto devono agevolare l’individuo nella “creazione”, nel senso più ampio del termine, nella capacità e abilità di risolvere problemi in maniera sempre diversa.

Nel corso degli ultimi decenni, sono stati condotti numerosi studi sul legame fra la pratica di attività artistiche e lo sviluppo delle capacità cerebrali dell’individuo durante la prima infanzia e tale dibattito si è fatto ancora più interessante con la diffusione delle neuroscienze.

Già nella prima metà del novecento, il pedagogista statunitense John Dewey, affermò con convinzione l’idea che l’arte fosse il mezzo più indicato per utilizzare, in maniera costruttiva, l’energia creativa racchiusa nel bambino. Contemporaneamente, Maria Montessori elaborò un analogo concetto di “esperienza”, in cui il fare e l’azione rappresentano la manifestazione esterna del pensiero. In questa concezione, l’esperienza manipolativo-sensoriale, tipica della produzione artistica, assume un ruolo centrale in chiave evolutiva e la mano può essere considerata una sorta di “protesi” della mente.

È fondamentale quindi lasciare che i bambini esplorino il proprio talento artistico e creativo, così come è necessario che l’adulto apprezzi la bellezza e l’originalità delle produzioni infantili e accompagni il bambino senza giudicarlo.

“Creatività”, “incertezza”, “intuizione”, “curiosità” sono infatti elementi tipici dell’approccio conoscitivo infantile e grazie alla cooperazione e  interazione tra linguaggi diversi, i bambini sono in grado di sviluppare l’abilità nel trovare autonomamente nuove strategie di adattamento alle problematiche che la vita pone loro davanti. L’evoluzione individuale e del vivere civile non può prescindere da una capacità espressiva a tutto tondo, acquisita dall’individuo in modo consapevole, a partire dalla più tenera età e che riconosce alla pratica artistica un ruolo cruciale.

Vi aspettiamo nei nostri Villaggi per liberare la vostra energia creativa!