Al Villaggio di Trieste si vuole creare una continuità tra pre-parto e post-parto, grazie alla collaborazione tra educatrici e ostetriche

Al Villaggio di Trieste si vuole creare una continuità tra pre-parto e post-parto, grazie alla collaborazione tra educatrici e ostetriche

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La nostra visione è che i Villaggi per Crescere, con i loro operatori e volontari, si stringano in una rete multidisciplinare, fatta di nodi e intrecci diversi ma simili, ognuno con la sua specificità ma guidati dallo stesso filo: cambiare la storia delle bambine e dei bambini.

Il Villaggio di Trieste è ospitato nei locali del Distretto Sanitario 3 di Valmaura, un luogo di scambio dove le mamme e i papà incontrano figure professionali diverse, prime fra tutte le ostetriche dei percorsi nascita.

Grazie alla stretta collaborazione con le ostetriche del Distretto abbiamo organizzato degli incontri per presentare il Villaggio e la sua missione alle mamme in attesa” racconta Clara, educatrice al Villaggio di Trieste. L’idea infatti è quella di coinvolgere le mamme durante la gravidanza, particolarmente sensibili e ricettive ai temi legati alla primissima infanzia. “Vogliamo creare anche una continuità tra il pre-parto e il post parto, dopo la nascita, quindi quando le famiglie possono frequentare gratuitamente il Villaggio”.

Una volta al mese, sempre il secondo martedì, Clara e Michela, l’altra educatrice, accolgono le mamme tra il quinto e il settimo mese di gravidanza, indirizzate al Villaggio dal personale dell’Ufficio Accoglienza del Distretto 3 nel momento in cui telefonano per aderire ai corsi pre-parto.

“Abbiamo iniziato gli incontri a dicembre, questo è ormai il terzo e piano piano anche noi capiamo come meglio organizzarli per soddisfare le aspettative delle future mamme” precisa Clara. “L’incontro diventa quindi una proiezione futura, cerco di guidare le mamme a immaginarsi con il piccolo in braccio e immersi una qualche attività. Chiedo anche se gli parlano, se cantano e leggono per lui/lei. Ad esempio una mamma polacca racconta alla sua pancia fiabe nella sua lingua madre, un’altra le sue giornate”. 

Se all’inizio infatti gli incontri erano più frontali, ossia Clara e Michela parlavano molto, queste “confidenze” le hanno portate a dividere il momento in due parti, la prima in cui sensibilizzano le mamme, consegnano del materiale informativo sia sul Villaggio sia opuscoli come “Come possiamo Nutrire la Mente dei nostri Bambini” e una seconda parte che è più una chiacchierata libera, in cui le future mamme si possano sentire libere di esprimere dubbi, paure, perplessità e trovare supporto anche in altre mamme. “Questi incontri diventano cruciali, le mamme ci conoscono, iniziano a fidarsi di noi e l’ingresso al Villaggio poi sarà più naturale e spontaneo, proprio perché sanno che ad accogliere ci sarà un volto noto, conoscono già lo spazio e soprattutto sono consapevoli che possono venire al Villaggio già dai primissimi mesi di vita del bambino per fare attività dedicate e calibrate come tanta esperienza musicale, esplorazione, letture. Inoltre, se è il secondo figlio le invitiamo subito a frequentare il Villaggio  con il più grande: infatti una mamma all’ultimo trimestre che ha partecipato al nostro incontro è poi tornata con la sua bimba di 2 anni” aggiunge Clara.

Michela invece si concentra di più sulle pratiche di accudimento, con una curiosità e sensibilità particolare anche per le mamme di origini diverse, ad esempio le coccole, i massaggi.

Al momento questi incontri sono frequentati da una media di 4/6 mamme ma Clara e Michela sperano che sempre più mamme accolgano l’invito delle ostetriche: “Questi incontri sono aperti a tutte le mamme, non solo quelle all’ultimo trimestre”.

Al Villaggio di Trieste educatrici e ostetriche hanno stretto un nodo, ciascuna portando il proprio  pezzo di filo, così diverso ma allora stesso tempo così simile, perché proveniente dallo stesso gomitolo, quello per tessere le opportunità di futuro delle bambine e dei bambini, fin da piccoli.

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